Arriva così, senza appuntamento, trasportata da un’onda, e se non ti fermi per ascoltarla, passa e se ne va utilizzando un’altra onda. Così come è arrivata se ne va senza fare tanto rumore, senza chiedere nulla di più che essere ascoltata e trasformata, e se non sarai tu che la trasformerai in realtà o in progetto, troverà qualcun altro disposto a farlo. A volte ritorna ciclicamente e diventa insistente, altre volte l’hai persa per sempre.
In alcuni casi hai la sensazione che qualcuno l’abbia rubata a te, in realtà sei tu che
hai scelto di lasciarla andare. E’ più semplice dare la colpa a qualcun altro che assumersi la responsabilità di non aver avuto abbastanza coraggio. Perché se c’è una cosa che accomuna tutte le onde creative è che richiede tanto coraggio!
Di cosa sto scrivendo? Dell’idea, dell’intuizione, di quell’onda creativa che viene a trovarti quando non la stai cercando, quando stai facendo altro e sai che se non la fermi su carta, rischi di perderla.
Se sei una persona creativa, se sei una persona abituata a lasciare la finestra
aperta sul mondo interiore sai benissimo a cosa mi riferisco. Sono quei momenti
in cui scrivi, crei, disegni, progetti e tutto ti sembra perfetto e ti senti connessa/o
con qualcosa di superiore.
L’onda creativa arriva per svegliarci, per aiutarci a vivere il presente e per permetterci di esprimere i nostri talenti, anche se a volte sembra che arrivi per disfarci i nostri piani e i nostri programmi. L’onda creativa arriva quasi sempre per chiederci di aprire una strada che ancora non esiste e questo richiede coraggio e determinazione. Tutto questo può spaventarci ma se impariamo ad ascoltarci nel profondo, ad abitare il nostro spazio sacro interiore riusciremo a comprendere perché quell’onda creativa ha scelto proprio noi per manifestarsi nella realtà. E’ una questione di fiducia e di stima.
Quando ho deciso di aprire questa sezione del blog e condividere i pensieri del mio diario creativo ho accettato l’invito di un’onda creativa particolarmente insistente e mi sono affidata.
IN FOTO: Poltrona immersa nel verde di Colletta di Castelbianco (SV)
Il concetto di “onda creativa” rende perfettamente l’idea! E come i surfisti bisogna cavalcarla quando arriva!
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